Spiritualità ed energia

Cosa sono le nadi, i canali energetici del corpo

Il termine nadi deriva dal sanscrito e può essere tradotto letteralmente come tubo. Questo termine è molto usato nella tradizione indiana yogica, ma anche in quella tantrica. C’è chi vede le nadi, che sono all’incirca 72.000, la variante indiana dei meridiani noti invece nella medicina tradizionale cinese. Nonostante queste visioni siano simili, ci sono vari punti di contrasto e una struttura energetica alla base diversa, questo non permette effettivamente di riconoscerli come la stessa cosa.

All’interno delle nadi passa l’energia vitale o meglio, il prana. Questo va ad alimentare tutto quanto il corpo. Dalle dita delle mani a quello dei piedi, a ogni tessuto e organo interno. Il loro scopo è quello di portare le diverse energie anche a tutto i chakra presenti nel corpo.

72.000 le nadi descritte nei testi sacri ma sono tre in realtà quelle principali. C’è Ida, Pingala e Sushumna. E’ di queste tre nadi che parlo nel corso dell’articolo. Le energie trasportate da questi canali sono l’energia vitale e fresca, chiamata Orana. C’è l’energia tiepida, chiamata Apana. Quella calda, Sapana. C’è poi l’energia oleosa che consente il movimento di tutte le membra, ed è chiamata Vyana.

Ida, Pingala e Sushumna

Queste tre nadi principali controllano tutto il sistema energetico così come è concepito dalla tradizione indiana. Il loro compito è quello di controllare il sistema energetico, fisico e nervoso.

Il più noto è sicuramente sushumna, questa nadi parte dal primo chakra, Muladhara, e arriva al settimo chakra. Questo chakra è quasi in tutti gli individui inattivo, la sua attivazione avviene con il risveglio della Kundalini, la quale dorme attorcigliata sulla base della nostra spina dorsale. Per svegliarla occorrono anni di esercizi e di pratica ma il suo risveglio può avvenire anche in modo repentino, per esempio in seguito a un trauma o un incidente.

Sono due le visioni che si possono riscontrare su Sushumna, associata a Ida e Pingala. Considerando che questa nadi è associato fisicamente alla spina dorsale e attraversa quindi tutti e sette i chakra, secondo alcuni disegni si può vedere che Ida e Pingala si incrociano proprio ad ogni canale energetico e dal loro punto d’incontro, questi esistono. In altri invece, si incontrano per la prima volta all’altezza del terzo occhio, quindi al sesto chakra, il cui loto a due petali sta appunto a sottolineare l’unione della dualità, il maschile e il femminile.

Ida e Pingala

Ida e Pingala, anch’essi visualizzati come due serpenti energetici, trasportano l’energia femminile e maschile, negativa e positiva. Non sempre funzionano in contemporanea e anzi, spesso la loro energia fluisce in modo alterno.

Da una parte c’è la nadi Ida, la quale ha il compito di controllare le energie atte ad alimentare tutti quanti i processi mentali. Questa energia scorre nella parte sinistra del corpo ed è collegata alla narice sinistra. E’ la nadi che governa la creatività, ma anche la libertà delle idee di fluire ed espandersi. Questa nadi ci equilibra affinché non ci identifichiamo troppo con il nostro ego. E’ l’energia femminile, simboleggiata dalla luna. E’ una forza negativa. A livello fisico è legata all’apparato digerente e promuove lo svuotamento della vescica. Stimola il sistema nervoso parasimpatico.

Le persone che hanno l’energia di questa nadi predominante, preferiscono lavorare con il cervello, sono riflessivi e amano svolgere lavori legati alla concentrazione e all’organizzazione. Quando vi è un eccesso, si tende a pensare troppo ed essere vittime dei fastidiosi chiacchiericci mentali.

Poi c’è pingala. E’ la nadi dall’energia negativa, maschile e solare. Lei si occupa dei processi vitali. Lavora nel lato destro del corpo. Al contrario di ida, incoraggia l’ego. Stimola il sistema nervoso simpatico, è la nadi della razionalità, del battito cardiaco, dell’adrenalina. Rallenta lo svuotamento della vescica.

Quando pingala è dominante, siamo molto più propensi ai lavori fisici. Amiamo il contatto con il prossimo e il divertirsi in compagnia. Quando fluisce durante la notte è difficile dormire e si può soffrire di insonnia.

 

 

 

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