Utilizzo delle pietre

Cosa sono gli elisir dei minerali

E’ da alcuni mesi che voglio scrivere questo articolo sugli elisir dei minerali, ho deciso però di approfondire alcuni aspetti prima di iniziare. I miei studi più attuali sull’argomento si basano principalmente sul libro “gli elisir dei minerali” di Dominique Boulanger, un po’ il punto di riferimento per tutti gli appassionati che vogliono un po’ approfondire questo aspetto della cristalloterapia. La pratica con gli elisir delle pietre invece è iniziata diversi anni fa. Era molto diversa da quella che ho poi avuto modo di leggere su questo libro ma,  ripongo una grande fiducia nella persona che mi insegnò il metodo e nonostante tutto, ha sempre sortito i suoi effetti positivi.

Gli elisir delle pietre sono degli amplificatori, riescono a trasmettere nel nostro corpo diverse informazioni e vanno ad armonizzare l’organismo, lavorando anche sulla sfera mentale e astrale. Personalmente utilizzo l’acqua come solvente. Qualcuno preferisce altre sostanze come l’acqua distillata (la quale voglio ricordarvi che a lungo andare e davvero molto dannosa per l’organismo, io la sconsiglio vivamente, leggete questo articolo nel caso) o, come l’autore del libro sopra citato, la silice organica. Come ho già detto, utilizzo solo e soltanto l’acqua.

Gli elisir dei minerali si preparano secondo alcune tecniche di diluizione omeopatica, io ho sempre e solo utilizzata quella korsakoviana (senza però ricordarne il nome, solo la usavo), davvero molto più semplice rispetto ad esempio alla diluizione hahnemannana. A breve comunque le descriverò entrambe, molto velocemente.

A mio avviso però, il principio fondamentale di questa pratica si basa sull’idea (non accettata dalla comunità scientifica) che l’acqua ha una propria memoria.

elisir dei minerali acqua

La memoria dell’acqua

Secondo questa teoria, diventata molto famosa dopo i vari esperimenti del dottor Emoto, l’acqua reagisce a sentimenti e pensieri cristallizzandosi in modi differenti. Bevendo l’acqua “modificata”, andiamo ad apportare dei cambiamenti sullo spirito, la mente e la materia.

Il dottor Emoto ha utilizzato delle apparecchiature per dimostrare che l‘acqua reagisce agli stimoli esterni, modificandosi. A occhio nudo i cambiamenti non sono percepibili, lo sono invece quando, ghiacciandola, viene esaminata al microscopio.

Quando l’acqua viene caricata con messaggi positivi o all’interno di luoghi particolarmente carichi di energia positiva, ecco che le forme assunte dai cristalli d’acqua sono armoniche e geometriche.

Viceversa se l’acqua è “bombardata” di messaggi negativi, è a contatto con onde sonore aggressive, inquinamento, onde elettromagnetiche etc, i cristalli diventavano quasi “amorfi”, privi di conformazioni specifiche e molto confuse.

Secondo i suoi esperimenti quindi, l’acqua reagisce ai pensieri, l’ambiente circostante, i rumori, le parole, le scritte e, aggiungo io, le pietre. Assorbe tutti gli stimoli esterni, compresi quelli provenienti dai minerali. Ritengo quindi che non vi sia solvente migliore dell’acqua per creare gli elisir dei minerali!

Come preparare gli elisir dei minerali

Attenzione: l’articolo ha scopo informativo, alcune pietre NON possono essere messe nell’acqua che si beve. Vi sconsiglio quindi di cimentarvi nel fai-da-te prima di aver consultato un terapista esperto che possa consigliarvi o fornirvi lui stesso gli elisir di cui sentite di aver bisogno. Il testo qui presente si basa sulla mia esperienza personale ma non è accurato, non può definirsi una guida da seguire passo per passo. Detto questo, vi auguro una buona lettura :).

Dominique Boulanger all’interno del suo libro “Gli elisir dei minerali” parla di preparazioni base e diluizioni fatte a opera d’arte. Tuttavia ritengo che purtroppo ben pochi di noi potrebbero mai seguire un metodo simile, per quanto affascinante e potenzialmente più valido di quello che conosco io (alla portata di tutti però).

Il metodo descritto da Boulanger prevede che il contenitore con dentro l’acqua venga riposto in un luogo energeticamente puro (impossibile trovare per noi che viviamo in città e in linea generica, in luoghi piuttosto inquinati da onde elettromagnetiche, radiazioni di ogni genere, inquinamento sonoro e acustico etc). Lontano da ogni forma possibile di inquinamento. E per la maggioranza di noi il difficile sta proprio qui.

Per il resto poi consiglia di utilizzare pietre che non sono state trattate, suggerimento più che valido e che condivido pienamente, se non fosse per il fatto che non possiamo essere certi della loro “bontà”. Le pietre burattate  da questo punto di vista posso darci una maggior sicurezza. Sottolinea infatti anche una cosa a mio avviso fondamentale. Anche la provenienza della pietra è da tenere di conto, fattore sul quale purtroppo difficilmente possiamo avere una qualsiasi forma di controllo.

Ecco perché io preferisco utilizzare per gli elisir le pietre lavorate, facendo ovviamente attenzione a NON scegliere quelle potenzialmente tossiche se inserite in acqua e poi bevuta. Se la cristalloterapia di per se non ha effetti collaterali fino a quando non si fa un utilizzo puramente esterno, è importante ricordare che le pietre possono invece rilasciare in acqua sostanze dannose, soprattutto quando sono grezze. Tuttavia, per ovviare questo tipo di problema se volete utilizzare tutte le pietre in sicurezza, a breve vi descrivo un metodo.

Consigli pratici

Visto che difficilmente avremo la possibilità di sottoporre le pietre a un trattamento in un luogo tanto perfetto, vi consiglio di scegliere quanto meno un posto immerso nella natura, circondando il recipiente di cristalli di rocca così da migliorare il più possibile le vibrazioni positive.

Le pietre che scegliete di utilizzare per la preparazione dell’elisir devono essere precedentemente pulite sia fisicamente (sotto acqua corrente), sia energeticamente. Potete quindi purificarle con il supporto di una drusa, con il reiki, con la terra, con l‘argilla… ovviamente è da valutare in base al tipo di pietra che avete tra le mani.

Bene, riponete le pietre immerse in acqua dentro un recipiente trasparente e posizionatele nel luogo scelto. Tenetele per almeno 12 ore. Alcune pietre ricordatevi che non amano la luce diretta del sole, quindi preferite la notte, in fase di luna crescente.

Il metodo più semplice in assoluto invece, da preparare direttamente in casa, è quello di posizionare una pietra (sempre pulita per bene e purificata) dentro una bottiglia d’acqua  minerale. Lasciarla immersa per almeno 3 o 4 ore in un luogo buio dove non ci sono possibili interferenze esterne (se necessario coprire la bottiglia, possibilmente in vetro, con un panno pulito scuro). Dopo potete iniziare a berla. Ricordatevi che, prima che l’acqua sia finita, potete aggiungerne altra così da sfruttare sempre le potenzialità dell’acqua di apprendere dalle influenze esterne (in questo caso già registrate dall’acqua che precedentemente ha accolto il minerale). Un rimedio quasi infinito!

Circondare l’acqua di pietre

Prendiamo come esempio l’ematite. Questa pietra, soprattutto se grezza, non dovrebbe essere messa nell’acqua che poi si beve. Mettiamo però che siete interessati ad assumere per via diretta le sue proprietà. Non avete bisogno necessariamente di mettere in acqua il minerale. Prendete un bicchiere in vetro e trasparente, circondatelo di pietre ematite, formate un cerchio con queste pietre e lasciatelo in un luogo buio e indisturbato, avendo cura di tappare l’acqua così da evitare che vi entri la polvere.

Acqua ed ematite non entrano in contatto, però l’acqua riuscirà ad assorbire i messaggi di questa pietra lo stesso, esattamente come fa con le vibrazioni della nostra voce o un foglio con sopra scritto delle parole posizionato sotto il contenitore

Un appunto

Ovviamente tutta la parte finale non è in realtà coerente con il concetto vero e proprio, in quanto l’acqua non viene sottoposta ad alcuna diluizione e esclude tutta la fase precedente di preparazione. E’ comunque secondo me un metodo molto valido che riesce a portare buoni benefici. Ritengo che alcune volte la semplicità è la migliore arma in assoluto!

Diluizione

Esistono due metodi principali per la diluizione. Il primo è conosciuto come metodo Hahnemanniana. Richiede molta precisione. Secondo me se non avete la possibilità di preparare i vostri elisir di pietre all’interno di luoghi puri, sfruttando diciamo la tecnica più raffinata, potete lasciarlo perdere e scegliere piuttosto il metodo Korsakoviana, decisamente più semplice e meno impegnativo.

Il metodo Hahnemanniana prevede una diluizione decimale o centesimale. Nel caso della decimale, dovete prendere 1 decimo del preparato base e unirlo a 9 decimi di acqua. Va scosso bene per alcuni secondi così da attivarlo. Questa è la prima diluizione e viene indicata come 1 DH.

Dalla prima diluizione togliere un decimo, lo unite a 9 decimi d’acqua. Di nuovo lo scuotete bene. Siete alla seconda diluizione (2 DH).

Il metodo centesimale si basa sullo stesso principio, solo che dovete prendere 1 centesimo del preparato base e unirlo a 99 centesimi di acqua.

Il metodo Korsakoviana invece, non prevede tutto questo ma semplicemente dovete sfruttare una piccola quantità dell’acqua energizzata per creare tutte le successive diluizioni.

Prendete quindi il preparato base, lo passate ad esempio in una bottiglia in vetro. Lasciate uno o due centrimetri di acqua energizzata. Vi aggiungete nuova acqua (siete alla seconda diluizione). La travasate di nuovo in una bottiglia (segnatevi che è la seconda diluizione), lasciate uno o due centimetri di acqua energizzata, ne aggiungete ancora per creare la terza diluizione. E così via.
Come vedete il metodo Korsakoviana è decisamente più semplice e richiede meno precisione. Secondo il metodo della diluizione, più è diluito il prodotto base, più il suo effetto è potente e lavora sugli stati più sottili dell’essere.

Diciamo comunque che, se desiderate solo bere acqua energizzata con i minerali, potete dimenticare tutto questo paragrafo.

Si, basta lasciare una pietra dentro una bottiglia d’acqua come abbiamo visto nel paragrafo precedente e bere quest’acqua. Quando è quasi finita ne aggiungete ancora.

Benefici e controindicazioni

A livello omeopatico vengono utilizzati come terapia di sostegno alla medicina ufficiale per risolvere problemi di carattere fisico. Attenzione! Non possono sostituire le terapie mediche, ma solo sostenerle. Quindi, non si parla di interrompere alcun trattamento. Non è questo lo scopo degli elisir e non è questa l’idea che vorrei far passare in questo manuale. Gli elisir sono davvero utili, tuttavia è importante utilizzarli per rafforzare altre tipologie di terapie.

Personalmente utilizzo l’acqua di pietre principalmente per ottenere benefici a livello energetico e mentale. Ad esempio per equilibrare i chakra, armonizzare i sette strati dell’aura umana, per alleviare ansia, cercare di combattere paure, avere una maggior concentrazione, sentirsi più motivati etc. Ho sempre riscontrato ottimi risultati da questo punto di vista.

Non tutti i minerali sono adatti per la preparazione di elisir

Prima di concludere, ricordatevi delle controindicazioni, ci tengo a tornarci sopra un attimo. Non tutte le pietre sono adatte per la creazione degli elisir, alcune possono infatti rilasciare sostanze dannose nell’acqua che, bevendola, vengono poi trasmesse al corpo. Il mio consiglio quindi è questo: se volete iniziare a sperimentare gli elisir, mettetevi in contatto diretto con un terapeuta, con qualcuno di cui vi fidate, e chiedete a lui come muovervi e quali pietre potete utilizzare.

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8 Commenti

  • Ciao Claudia,
    mi sono avvicinato da appena qualche mese al mondo della cristalloterapia e della meditazione per risolvere alcune questioni personali.
    Ho scaricato l’e-book per capire e cercare di avere informazioni in merito all’argomento sopra riportato.
    Desidero farti i miei complimenti per la cura e la precisione in cui spieghi le cose.
    Immagino la passione bruciante che ti stimola nella buona riuscita del tuo progetto che spero sia quello di divulgare all’universo come poter star meglio.
    Per questo motivo, ti scrivo per dirti grazie per quello che fai.

    Buona vita e grazie ancora.

    Ciao

    • Ciao Marco,
      Grazie per le belle parole e per aver scaricato l’e-book 🙂 Considera sono appassionata di cristalloterapia da quando ero poco più che una bambina, ai tempi era un’attrazione più estetica verso i minerali, man a mano ho scoperto l’universo che nascondevano e, a distanza di circa14 anni da quando acquistai il mio primo minerale, è nato Alchimia delle Pietre!

      Buona fortuna per i tuoi studi e soprattutto la pratica, spero che ogni tuo problema si risolva per il meglio!

      A presto!

  • Ciao Claudia,
    bellissimo sito complimenti. Volevo chiederti per l’elisir se una volta che devo fare la divisione in decimi … l’acqua la devo rimettere vicino ai cristalli… 🙂

    • Come preferisci, male non fa! Ti consiglio comunque di leggere Elisir con i cristalli, il libro. Perché questo degli elisir in realtà non è assolutamente il mio campo. Informati bene su quali pietre possono essere usate e quali no prima di procedere.

  • Ciao, l’argomento è molto interessante, io tra le cose più belle che ho imparato nella vita è la radiestesia che si fonda su principi di risonanza … arrivando al punto l’acqua può essere “informata” ed entrare in risonanza con qualsiasi minerale senza che esso sia stato a contatto con l’acqua stessa: basta un semplice circuito radionico (valorizzatore multiplo) che trovi su questo PDF a pag 25-28: centrolakhovsky.com/dettaglio-pubblicazioni.php?id=32
    La radiestesia ti perfette di fare cose straordinarie con i cristalli: ci puoi anche “parlare”… io ho iniziato con un pendolo di agata muschiata e sto usando ancora quello!

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