L’Unione Europea ha ufficializzato nuovi limiti all’uso del contante, confermando il tetto massimo per ogni transazione in contanti.
Questa misura, già in vigore dal 9 luglio 2024, diventerà obbligatoria in tutti gli Stati membri a partire dal 10 luglio 2027, segnando un passo significativo verso la modernizzazione del sistema dei pagamenti e il contrasto a fenomeni illeciti come il riciclaggio e l’evasione fiscale.
Il regolamento europeo stabilisce un limite unificato a livello UE per l’uso del contante, che non potrà superare i 10 mila euro in nessuna transazione, sia essa per l’acquisto di beni o servizi. Gli Stati membri hanno la facoltà di adottare limiti più restrittivi, purché ne abbiano dato preventiva comunicazione all’Unione entro il 10 ottobre 2024. Per esempio, l’Italia mantiene attualmente un tetto di 5 mila euro, mentre Paesi come la Croazia fissano il limite a 15 mila euro e altri, quali Irlanda, Cipro, Estonia e Ungheria, non prevedono alcun limite. Dal 2027, tuttavia, tutti dovranno uniformarsi al tetto europeo.
Non rientrano in questo vincolo i trasferimenti tra privati non commerciali, come donazioni o regali, né i pagamenti o depositi verso istituti di credito. L’ampio raggio di applicazione del tetto riguarda non solo banconote e monete, ma anche strumenti assimilabili come cambiali, vaglia postali, assegni turistici e persino monete d’oro o lingotti con purezza superiore al 99,5%.
Questa normativa si inserisce in un contesto più ampio di transizione verso forme digitali di pagamento, in linea con le iniziative della Banca Centrale Europea (BCE) e degli Stati membri per promuovere l’euro digitale.
L’euro digitale: la moneta del futuro accanto al contante
In un mondo che vede un declino progressivo dell’uso del contante e una crescita esponenziale dei pagamenti digitali, l’euro digitale si profila come un’alternativa sicura e inclusiva. Si tratta di una forma digitale di moneta di banca centrale, progettata per affiancare e non sostituire le banconote tradizionali, garantendo a cittadini e imprese un mezzo di pagamento universale, accettato in tutta l’area dell’euro, sia per transazioni online che offline.
L’euro digitale offrirà ai consumatori la possibilità di effettuare pagamenti istantanei, gratuiti e sicuri, con un elevato livello di privacy conforme alle norme UE, che impedisce alle autorità di risalire all’identità degli utenti sulla base delle loro transazioni. Sarà accessibile a tutti, inclusi coloro che non dispongono di un conto bancario o hanno competenze digitali limitate, e risponderà pienamente alle esigenze di inclusione sociale.
Per i commercianti, l’euro digitale rappresenterà uno strumento paneuropeo capace di ridurre la dipendenza da soluzioni estere, abbassare i costi delle transazioni e migliorare l’esperienza di pagamento, anche in assenza di connessione internet. I fornitori di servizi di pagamento (PSP) avranno un ruolo centrale nella distribuzione e gestione di questa nuova moneta, potendo sviluppare servizi a valore aggiunto come pagamenti programmabili o programmi fedeltà.
La BCE, al momento in fase avanzata di preparazione normativa e tecnica, intende garantire che l’introduzione dell’euro digitale rafforzi la sovranità monetaria europea e la resilienza finanziaria, senza compromettere la stabilità del sistema bancario o aumentare i rischi cibernetici.

L’impatto sui Paesi membri e le prospettive future (www.alchimiadellepietre.it)
L’adozione del limite massimo europeo sui contanti e il lancio dell’euro digitale rappresentano due facce della stessa medaglia, tese a modernizzare il sistema dei pagamenti nell’UE. L’Italia, tra i principali Stati membri con una popolazione di circa 59 milioni di abitanti e una delle maggiori economie dell’area euro, dovrà adeguare la sua normativa interna entro il 2027, mantenendo o eventualmente riducendo il tetto attuale di 5 mila euro.
Queste misure sono parte di un più ampio progetto europeo che punta a sviluppare un mercato unico dei pagamenti digitale, più competitivo, innovativo e sicuro. Il superamento delle barriere nazionali in materia di pagamenti digitali è considerato essenziale per rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e ridurre la dipendenza da fornitori extraeuropei.
L’Europa e il futuro dei pagamenti (www.alchimiadellepietre.it)






