Spiritualità ed energia

Quarto Chakra, cos’è e come capire se non è in equilibrio

Oggi parliamo del quarto chakra, altrimenti conosciuto come chakra del cuore o Anahata, termine sanscrito che significa “non percosso” o “suono infinito”. Abbiamo avuto modo di parlare ormai del primo, del secondo e del terzo chakra e vi ho parlato in modo piuttosto generale dei sette chakra in qualità di schema energetico.

Il quarto chakra è associato al verde, è un loto da dodici petali che presenta al suo interno un esagramma. Tutte le pietre associate solo quelle di colore verde, come lo smeraldo ad esempio, oppure l’avventurina.

Si trova proprio all’altezza del cuore, nel centro del petto. Anahata è collegato al cuore, è considerato la sede dell’energia e dei sentimenti puri. Da lui, è possibile ascoltare e comprendere il ritmo dell’universo.Questo chakra è il ponte che porta alla spiritualità, è lui che ci permette di capire meglio la realtà, sbirciando un po’ dietro al velo di Maya.

Quando Anahata è equilibrato si sperimenta una grande felicità oltre che auto-accettazione. E’ il chakra dell’amore e del perdono, così come della comprensione e della motivazione. Quando invece non è armonizzato può portare a vari problemi sia a livello fisico che emozionale. Possono comparire problemi digestivi, vista debole e ulcera. Ma anche una grande tristezza, della quale non si riesce a trovare la causa, una profonda sensazione di dolore e una dipendenza dai sentimenti, i giudizi e i desideri degli altri. Può esserci paura a impegnarsi, a seguire i sentimenti. Tendenza al tradimento e la solitudine.

Corrispondenze del quarto chakra

Colore: Verde, rappresenta la calma, la fertilità e l’abbondanza. E’ un colore che in cromoterapia è usato per alleviare lo stress. Secondo la filosofia buddista, simboleggia la vita. E’ collegato all’amore puro.

Elemento: Aria

Simbolo geometrico: è una stella a sei punte. E’ la Stella di David ed è molto famosa nel campo della simbologia. E’ formato da due triangoli che si intrecciano, uno ha la punta verso l’alto e rappresenta lo spirito, l’altro ha la punta verso il basso e rappresenta la materia.

Loto/Numero: il simbolo è un loto a 12 petali e il numero, è appunto il 12. Un numero esoterico di grande rilevanza. 12 gli Dei dell’Olimpo, 12 le Fatiche di Ercole. E’ anche il numero dei 12 Cavalieri della Tavola Rotonda e dei Titani. E’ un numero sacro e rappresenta la prova iniziatica più importante. Associato a prove fisiche e mistiche. Sono tante le prove iniziatiche che devono essere fatte all’età di 12 anni in alcune culture del mondo.

Pietre collegate: oltre a tutte le pietre verdi, anche il quarzo rosa.

Anahata è collegato a due organi, i polmoni e il cuore, ma anche al sistema respiratorio e quello circolatorio. Il senso collegato invece è il tatto. I profumi sono….. il mantra è YAM la ghiandola associata è il timo. Il pianeta associato è Venere.

Quarto chakra in equilibrio

Quando il chakra del cuore è in equilibrio, si è pazienti, umili, compassionevoli e amorevoli. Questo è il centro energetico della trasformazione e della guarigione. E’ qui che risiede la capacità di entrare in empatia con gli altri. Porta relazioni equilibrate, sia con le altre persone che con i pazienti. Quando Anahata è in equilibrio, impariamo ad accettare noi, gli altri e la vita che cambia.

Quarto chakra non in equilibrio

Anahata può essere soggetto a un ipofunzionamento, così come a un iperfunzionamento. In entrambi i casi si trova in una condizione di squilibrio. A livello fisico le patologie associate sono quelle che riguardano i polmoni, la pressione alta, il cuore, l’asma e l’insonnia.

Quando il chakra del cuore funziona troppo, ecco che si può avere difficoltà a respirare, sensazione di costrizione al torace. Anche palpitazioni e aritmie in genere. Cose che, dietro ai vari esami clinici, non manifestano patologie correlate. Può trattarsi infatti di una situazione psicologica, tali sono intensi i sentimenti.

Chi ha un iperfunzionamento di Anahata tende ad amare molto, ma spesso va alla ricerca di un riconoscimento, cerca di avere qualcosa in cambio e incolpa l’altro quando le sue aspettative non si realizzano. Ecco che sperimenta gelosia, rancore e odio.

Quando c’è un ipofunzionamento, oltre ai soliti problemi respiratori, dal punto di vista psicologico si evidenziano comportamenti paranoici, indecisione, paura di ogni cosa e soprattutto si sbagliare, perché non ci si vuol fare male. Ci si sente indegni di ricevere l’amore altrui e si è dubbiosi su ciò che sappiamo fare. Tendiamo ad abbatterci, non amiamo le manifestazioni d’affetto e non apprezziamo molto il contatto fisico.

Un comportamento apparentemente freddo, ma in realtà nasconde un animo vulnerabile che si difende sempre.

Come equilibrare Anahata?

Per equilibrare Anahata potete chiaramente utilizzare il Reiki, sia in auto-trattamento, sia effettuando alcune sedute presso un terapista. Potete affidarvi alla meditazione, magari con il supporto delle pietre. Perfetto il quarzo rosa, ma anche il cristallo di rocca, l’avventurina, l’amazzonite, lo smeraldo, l‘agata verde, la malachite, la giada, la moldavite, l’olivina.

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