Dubbio di chi, per la prima volta, decide di sottoporsi a un trattamento Reiki. Se a farlo è un amico, non avete problemi a chiederlo a lui, giusto per capire come funziona. Se invece avete contattato un professionista e non lo conoscete, beh, magari può crearvi imbarazzo fare una domanda simile.
Può creare imbarazzo ma non dovrebbe, perché è del tutto naturale porre una simile domanda e ne avete il pieno diritto. Intanto, cerco di offrirvi io alcune risposte.
Oggi un terapista Reiki no, non vi chiede di spogliarvi per il trattamento. Non ho mai sentito nessuno che fa una richiesta simile e, anche qualora qualcuno lo chiedesse, deve rispettare la vostra decisione di restare vestiti se la nudità vi crea imbarazzo (e molto probabilmente è così).
Il Reiki è potente e passa attraverso la stoffa. Perciò non c’è il rischio che il trattamento sia inefficace. Dal mio personale punto di vista, se un terapista reiki insiste che dovete spogliarvi e non vuol sentire ragioni, fareste bene ad alzare i tacchi e andar via. Non necessariamente ci sono cattive intenzioni dietro ma, davvero, oggi non vengono fatte richieste simili, tanto meno in Italia e più in generale in occidente.
In realtà però…
No, non è davvero necessario. Però sappiate che lo spogliarsi potrebbe essere richiesto, come nella maggior parte dei massaggi orientali. Alcuni tradizionalisti, specialmente in oriente, potrebbero chiederlo ma nella maggioranza dei casi comunque le parti intime possono stare coperte, quindi proprio come in un normale massaggio dall’estetista.
In passato il Reiki veniva eseguito entrando in contatto con l’altro. Le mani toccavano il corpo della persona e non il tessuto. Alcune tradizioni del Reiki addirittura prevedono delle forme di massaggio, come il picchiettamento e lo strofinamento.
Ribadisco comunque che l’usanza di spogliarsi per il trattamento Reiki, qui in occidente non c’è. Perciò anche su richiesta, non dovete sentirvi obbligati.
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