Spiritualità ed energia

Quinto chakra: cos’è, blocco e armonizzazione

Il quinto chakra, in sanscrito Vishuddha e significa “puro”. E’ il chakra della gola, in relazione con la capacità di comunicare bene ma anche di ascoltare veramente gli altri. Interessa la gola, le corde vocali, la trachea, il naso, ma anche le ghiandole endocrine della tiroide e le orecchie.

Vishuddha è il chakra della creatività, della capacità di esprimersi in modo sincero. Comanda le nostre relazioni sociali. Nel corso di questo articolo vediamo appunto cos’è il quinto chakra, cerchiamo di capire cosa accade nel nostro corpo quando funziona troppo o troppo poco e soprattutto, come armonizzarlo, principalmente attraverso la cristalloterapia e il Reiki.

Sempre sui chakra potete leggere l’articolo generico dedicato ai sette chakra, quello di Muladhara, Svadhistana, Manipura e Anahata.

Corrispondenze del quinto chakra

Colore: il colore del quinto chakra è l’azzurro. Simboleggia la comunicazione creativa. Rappresenta gli ideali, la lealtà e i rapporti diplomatici. Armonia verso l’ambiente e le persone.

Elemento: l’elemento è l’etere. La quintessenza, la parte più pura dello spazio. E’ la sostanza rarefatta che riempie l’universo.

Parti del corpo: si trova sulla gola, interessa le corde vocali, il naso, trachea, la tiroide e le orecchie.

Senso: udito

Ghiandola: tiroide

Loto: E’ un loto dai sedici petali azzurri, talvolta all’interno le sedici vocali dell’alfabeto sanscrito, colorate di vermiglio. Dentro un triangolo capovolto.

Numero: 12

Pietre collegate: sono tutte le pietre azzurre, in particolar modo Lapislazzuli, Sodalite e Calcedonio Blu.

Pianeta: Mercurio

Divinità: Shakini e Ardhanarishvara. Sono le due divinità (maschio e femmina) che rappresentano il dominio esercitato sui cinque elementi.

Animale: Elefante

Mantra: Ham

Quando il quinto chakra è in equilibrio

Avere un quinto chakra in equilibrio significa saper ascoltare non solo gli altri, ma anche noi stessi, rispettando quelli che sono i nostri desideri. Siamo capaci di esprimere in modo corretto cl nostro pensiero, diamo voce alle emozioni senza paura. Vishudda in equilibrio però, significa anche ascoltare davvero gli altri, immedesimarsi in loro.

Il quinto chakra è il centro del nostro lato creativo. Sappiamo canalizzare nella giusta direzione le nostre energie, riuscendo così a trovar sempre nuove opportunità e spesso, a crearcele.

Vishuddha ha come senso l’udito, tutto gira intorno al sentire. Noi stessi e gli altri, ciò che desideriamo noi e le persone che ci circondano. Non solo, un buon udito, ci permette anche di riconoscere il ritmo universale e seguirlo. Diventiamo parte del mondo veramente, connessi con gli altri senza però permettere che le opinioni degli altri ci schiaccino, ma che ci consiglino e di far uso dei preziosi suggerimenti.

Quando è in equilibrio non giudichiamo gli altri, ma li ascoltiamo. Non parliamo a sproposito, ma diciamo ciò che occorre per esprimerci e far passare il messaggio senza fraintendimenti. Si è responsabili e aperti al cambiamento.

Il quinto chakra è bloccato?

Quando il quinto chakra funziona poco, il nostro corpo può inviarci vali segnali. C’è chi soffre per esempio di ipotiroidismo, oppure di infezioni croniche alla gola.

Vishudda bloccato ci impedisce di esprimere correttamente le nostre emozioni. Si tende a non parlare, a tener tutto dentro. Si ha l’impressione infatti di non aver diritto a dire la verità. Porta a rifiutare il contatto con gli altri, ad aver paura di fare nuove amicizie e trovarsi in gruppi di persone che non si conoscono molto. Non ci fidiamo degli altri, crediamo che tutti fanno esclusivamente i propri interessi e non si curano di noi. C’è poca autostima, pigrizia e la voglia di restare sempre immobile.

Il quinto chakra lavora troppo?

Può capitare che Vishuddha funzioni troppo. Ecco allora che si possono sperimentare sintomi fisici come tensione al collo, mascelle doloranti, poco equilibrio, vertigini, ipertiroidismo e difficoltà a ingoiare. Non è detto che ci siano questi sintomi ma, il sovraccarico del quinto chakra può manifestarsi anche sul piano psicologico. La persona appare prolissa, non riesce a esprimere i concetti in modo sintetico e trova davvero difficile star zitto ad ascoltare gli altri. Tende a interrompere, parlare sempre e in modo piuttosto veloce.

Si arrabbia facilmente ed esprime il suo pensiero in modo aggressivo, alcune volte ostentando una certa superiorità. Se nel posto di lavoro ricopre un ruolo di leader, può arrivare ad essere fin troppo autoritario se non fanatico.

Come riequilibrare il quinto chakra

Dobbiamo lavorare molto sulla respirazione. Ogni giorno, 10 minuti al giorno, ispiriamo profondamente dal naso ed espiriamo dalla bocca. Sentiamo che passa dalla gola e lavora sulle corde vocali. E’ un semplice esercizio che tra l’altro permette di rilassarci. Sono particolarmente adatti anche gli esercizi dei cinque tibetani.

Con il Reiki possiamo lavorare sul chakra della gola, concentrandoci unicamente su questa parte del corpo. Dopo la centratura, portiamo le mani sulla gola, appoggiamole o lasciamole distanti uno o due centimetri. Eseguiamo il trattamento come sappiamo fare. Altrimenti potete trattare il quinto chakra insieme a tutti gli altri, come vi ho spiegato in questo articolo su come equilibrare i sette chakra con il Reiki.

Possiamo usare anche le pietre per trattare il quinto chakra. Vanno bene tutte quelle azzurre/blu come l’acquamarina, l’amazzonite, l’agata blu, il calcedonio blu, l’azzurrite, la celestina, il lapislazzuli, la sodalite, il turchese, lo zaffiro. Si possono posizionare direttamente su Vishuddha, mettendoci sdraiati sul letto. Altrimenti possiamo usarli durante la meditazione.

La meditazione è infatti eccellente quando si tratta di equilibrare i Chakra. Molti preferiscono praticare lo yoga, recitare mantra oppure eseguire ginnastiche dolci come il Tai Chi Chuan.

 

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