Trattamenti Reiki

Le controindicazioni del Reiki

Esistono delle controindicazioni nel Reiki? Se si, quali sono? In questo articolo cerchiamo di affrontare l’argomento in modo completo ma soprattutto, eliminando alcuni dei dubbi più comuni.

La risposta è che si, il Reiki può avere alcune controindicazioni, soprattutto a livello mentale. Abbiamo già avuto modo di approfondire il discorso del Reiki e dei medicinali, chiarendo come questo non solo non interferisce con l’efficacia dei farmaci, ma ne potenzia l’effetto positivo riducendo gli effetti collaterali.

La controindicazione nascerebbe quando si interrompe l’assunzione dei farmaci per “curarci” esclusivamente con il Reiki. Questa è una cosa che non dovete assolutamente fare. Ricordatevi che i problemi di salute devono essere analizzati dal medico e dagli specialisti e le loro cure non devono essere sospese se non dietro loro richiesta.

Quali sono le controindicazioni del Reiki?

Controindicazioni indirette, ma pur sempre presenti. Vediamole:

  1. Credere che il Reiki possa sostituire la medicina ufficiale e quindi interrompere l’assunzione di farmaci. Alcuni soggetti pensano che sia la via giusta, in realtà il Reiki non può sostituire la medicina tradizionale ma piuttosto assisterla, affiancarla.
  2. Dopo il 1 livello si possono notare dei peggioramenti sullo stato di salute o comunque, un aggravamento di alcuni sintomi. Possono comparire mal di testa, nausea, smarrimento… il motivo secondo i Master (così mi è stato detto a me) è riconducibile all’apertura dei canali.
  3. Alcuni dopo la prima attivazione dicono di percepire un’energia molto intensa passare dalle mani quando fanno un trattamento, questa comunque non è proprio una controindicazione ma una sensazione positiva.
  4. C’è chi lamenta di sentire “voci” nella sua testa. Allora questo è un punto molto controverso. Personalmente non mi è mai capitato così come tra le persone che conosco, non è successo mai a nessuno. Non metto in dubbio che a qualcuno possa essere successo ma non posso dare spiegazioni in merito.
  5. Può portare controindicazioni a persone facilmente suggestionabili, che vedono in ogni piccolo cambiamento qualcosa di negativo e perciò cadrebbero in forti stati ansiosi. Un buon Master Reiki comunque ha anche l’obbligo di valutare quando è il caso di tramandare il Reiki e quando no. Chi si avvicina al Reiki spesso crede di poter risolvere grazie all’energia qualsiasi suo problema, allontanando la medicina tradizionale e perciò, arriva a non curarsi.
  6. E’ importante scegliere il giusto Maestro. Questa figura è importantissima ma ci sono persone che non agiscono nel bene e possono suggestionare i propri discepoli, proprio come se fosse una setta. Non dimentichiamoci poi di chi si spaccia Master Reiki senza esserlo, truffando il prossimo.

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2 Commenti

  • BELLE PAROLE E GIUSTE, SONO PIENAMENTE D’ACCORDO SU TUTTO ANCHE SUL FATTO CHE NON E’ OBBLIGATORIO ABBANDONARE DEL TUTTO LE MEDICINE…MA SI POSSONO UTILIZZARE MENO…POI X QUANTO RIGUARDA I MASTER REIKI…BISOGNA STARE ATTENTI XE NON SONO TUTTI PORTATI ALLA LUCE E ALL’AMORE VERSO IL PROX PER QUESTO LA SCELTA DEVE ESSERE MOLTO ATTENTA…

    ANDREA, MASTER REIKI

    • Ciao Andrea, hai perfettamente ragione, purtroppo non tutti i master o i terapisti reiki svolgono questa disciplina con Amore. Capita un po’ in tutti i settori del resto. La medicina secondo me non andrebbe mai abbandonata per pratiche alternative/complementari soprattutto quando si parla di malattie importanti dove l’uso di antibiotici o altri medicinali è essenziale per la salute della persona. Per alcune questioni minori si, concordo. Un saluto e grazie per il commento.

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