Spiritualità ed energia

Meditazione taoista: cos’è e le varie tipologie

La meditazione taoista è un tipo di meditazione originaria della Cina. Tra le più semplici in assoluto, non dovete imparare particolari tecniche. Nella filosofia taoista infatti tutta l’esistenza è meditazione cosmica.

Nonostante la sua semplicità non è così facile da comprenderla come tecnica. Ci sentiamo sicuri nel praticare qualcosa con delle regole precise, che siano delle posizioni o dei mantra da ripeterci. La libertà di azione invece porta spesso all’insicurezza.

Cos’è il taoismo

Per comprendere questo tipo di meditazione dobbiamo comprendere un po’ meglio il taoismo prima (al quale dedico il prossimo articolo). Questa filosofia cinese fondata da Lao Tzu, ha come scopo quello di raggiungere una vita sempre in armonia con la natura e con il cosmo. Proprio come la meditazione taoista, il taoismo non ha una strada precisa che impone di seguire. Ogni persona può scegliere cosa fare per raggiungere il fine. Un modo di vedere le cose per noi spesso inconcepibile a causa della credenza radicata di aver sempre bisogno di una strada definita da seguire. Con il taoismo si raggiunge la conoscenza della nostra natura e la sua accettazione.

Concetto molto importante nel taoismo, anzi, è uno dei pilastri, è quello dello yin e dello yang. Il concetto del dualismo espresso con il Tao.

Lao Tzu ha identificato il Qi come forma di energia alla base di tutta l’esistenza e pervade ogni cosa. Essa deriva dal jing, cioè l’energia fondamentale presente in noi. Diventa poi shen, cioè energia pura e infine diventa Tao. Un processo che non è automatico ma va coltivato per potervi arrivare. Non può essere seguito con la fretta visto che richiede molti anni di tempo.

L’energia comunque scorre nel nostro corpo attraverso i meridiani i quali attraversano i chakra. Questi canali sono divisi tra di loro, sono opposti e allo stesso tempo complementari. Sono lo Yin e lo Yang. Dalla teoria di queste due energie poi si sono sviluppate molte altre filosofie orientali, come il già discusso feng shui.

Ho parlato di tutto questo perché sono concetti alla base della meditazione taoista. Questa è rivolta molto a migliorare la nostra energia e il nostro spirito attraverso una serie di cambiamenti che avvengono sia a livello spirituale, psicologico ed emotivo.

Cos’è la meditazione taoista e come si pratica

Il principio di questa meditazione è quella di osservare ciò che è intorno a noi senza agire. Dobbiamo contemplare e accettare come gli eventi scorrono in modo naturale. Lo scopo è di mantenere corpo e mente calme, armonizzarle con lo spirito. Non vuole quindi calmare la mente ma permettere all’energia di scorrere all’interno dei meridiani in modo libero.

Di modi per praticare questa meditazione ne esistono tanti. Vengono però suddivisi in tre categorie che sono l’intuizione, la concentrazione e la visualizzazione.

La meditazione nel taoismo non è necessariamente immobilità. Basta pensare al tai chi, una forma di meditazione in movimento. Esistono diciamo due fasi tipiche nella meditazione taoista. C’è la Ru Jing, conosciuta anche come il digiuno della mente. Si tratta di una meditazione in contemplazione. Non occorre quindi concentrazione ma ascolto e silenzio così da poter entrare in contatto con la realtà. Il mondo deve essere contemplato lasciando che il Qi fluisca in modo libero. L’altra tecnica è il Cun Si, i basa sulla visualizzazione, cioè le immagini che creiamo con intenzione nella mente in modo da stimolare il corpo. Viene usata per combattere malattie e stress. Si tratta quindi di una terapia.

6 tipi di meditazione taoista

  1. Qigong: molto usato tra chi pratica le arti marziali per portare la disciplina a livello della mente e del corpo. Questo esercizio ha le radici nella medicina tradizionale cinese. Una pratica in movimento ma con una grande attenzione al respiro. Ultimamente ha incorporato anche la meditazione taoista.
  2. Zuowang: conosciuta anche come la meditazione del vuoto. Viene praticata da seduti e richiede lo svuotamento della mente. Permette di sperimentare la quiete. Considerata una meditazione che porta allo stato originario di stasi. Non occorre impegnarsi per interrompere i pensieri perché questi muoiono da soli. Nonostante questo non è facile praticarla.
  3. Tai Chi: questa arte marziale cinese è secolare (di circa 2.500 anni fa) e deriva proprio dal Quigong. I movimenti del corpo sono lenti, inizialmente pensati per l’autodifesa ma anche per portare a una maggior calma interiore. I movimenti fisici sono quasi impercettibili. E’ quella tecnica dove occorre una quantità di energia minima per neutralizzare tranquillamente una forza molto superiore.
  4. Neidan: pratica esoterica di trasformazione che vede usare la visualizzazione insieme al movimento, la concentrazione e anche la respirazione.
  5. Zhuanqi: è chiamata anche la meditazione respirazione. Occorre concentrarsi sul respiro e per farlo basta osservarlo.
  6. Neiguan: questa tecnica di visualizzazione permette di guardare all’interno di mente e corpo, ma anche i meccanismi che regolano l’energia e il pensiero. Questo processo porta a una maggior conoscenza della natura del corpo.

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